Con il decreto contenente le misure di sostegno alle zone colpite dal coronavirus – approvato il 28 febbraio scorso dal Governo – viene posticipata di sei mesi l’operatività dell’obbligo di segnalazione dell’esistenza di fondati indizi di crisi che grava sugli organi di controllo interno, sui revisori contabili e sui creditori pubblici qualificati.

Anticipando così una misura già al vaglio del Parlamento con il decreto correttivo al Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, è stata introdotta una gradualità nell’avvio del sistema di segnalazione all’OCRI, esonerando dall’obbligo di segnalazione tutte le PMI, anche a fronte dei danni economici derivanti dall’emergenza sanitaria in corso, fino al 21 febbraio 2021.

Ricordiamo che le PMI, come definite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 18 aprile 2005 sono le imprese che a)- hanno meno di 250 occupati, b)- hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.